Il campionato di Serie B prevede una prima fase di stagione regolare che prende il via ad agosto e si conclude a maggio. Tra maggio e giugno vengono disputati i playoff e i playout, che decretano le tre formazioni promosse in Serie A e le quattro retrocesse. Approdano di diritto nella massima serie le prime due in classifica direttamente e anche la terza se il distacco dalla quarta è di almeno 15 punti. Se la distanza è minore si procede con i playoff, a cui partecipano le formazioni dalla terza all’ottava posizione. Solo la vincente dei playoff si aggiunge alle altre due formazioni già promosse di diritto in Serie A. Per ciò che riguarda i playout, si disputano solo nel caso in cui la distanza tra quartultima e quintultima superi i 4 punti. Le partite di playout coinvolgono quindi la quartultima e la quintultima, mentre le ultime 3 in classifica sono costrette a retrocedere direttamente.
Nella storia della competizione, tra le formazioni che prendono parte il maggior numero di volte al campionato cadetto ci sono compagini tradizionali come Brescia, Verona e Palermo.
Le rondinelle disputano numerosi campionati in Serie B, ottenendo alcune promozioni nella massima serie e vincendo il torneo in diverse occasioni. La storia della formazione bresciana è segnata dalla presenza di ottimi giocatori e anche di veri e propri fuoriclasse nel corso di alcune stagioni. Il primo nome da citare è certamente quello del “Divin Codino” Roberto Baggio, un campione straordinario che scrive la storia del Brescia e del calcio internazionale. Con la maglia della squadra lombarda disputa 101 gare, segnando ben 46 reti nel campionato di Serie A: in quelle stagioni altri talenti vestono la casacca delle rondinelle, come Josep Guardiola, Luca Toni e Andrea Pirlo. Una delle formazioni bresciane più memorabili che disputano il torneo cadetto, è quella dell’annata 1993/94, guidata dal tecnico Mircea Lucescu. La rosa propone diversi giocatori di buon livello come il portiere Landucci, i centrocampisti Gallo, Piovanelli e Schenardi e la punta Ambrosetti: il vero talento è però il regista George Hagi, faro del centrocampo della nazionale romena dell’epoca, in grado di sconfiggere l’Argentina agli ottavi di finale del mondiale di USA 94 e di uscire solo ai quarti per mano della Svezia di Tomas Brolin e Kennet Andersson. La squadra bresciana, guidata dal fuoriclasse detto “Maradona dei Carpazi”, torna immediatamente nella massima serie ottenendo il terzo posto in Serie B.
Un’altra squadra tradizionalmente legata al campionato cadetto è l’Hellas Verona, che con il rivale Chievo si divide il tifo nella città e lo stadio Bentegodi. Il Verona trionfa diverse volte nel torneo e spesso riesce ad ottenere la promozione in Serie A. Da ricordare l’annata 1998/99 del campionato di Serie B, quando ad allenare i gialloblu è il tecnico Cesare Prandelli. L’allenatore ha a disposizione una serie di giocatori abituati a competere nel torneo, come il portiere Alberto Fontana, i difensori Gianluca Falsini e Settimio Lucci, il talentuoso regista di centrocampo Eugenio Corini e le punte Alfredo Aglietti e Fabrizio Cammarata, capocannoniere del Verona con 15 reti in stagione. A completare la rosa ci sono giovani interessanti come Martin Laursen e Christian Brocchi, che poco tempo dopo si sarebbero trasferiti al Milan. La squadra conclude l’annata al primo posto, conquistando la promozione diretta nella massima serie. Prandelli decide di restare a Verona per proseguire il progetto ambizioso del presidente Pastorello: nella stagione 1999/00 di Serie A, la squadra gialloblu ottiene un prestigioso nono posto grazie all’arrivo di calciatori talentuosi come il portiere francese Sebastien Frey, il terzino destro Aimo Diana, il trequartista Domenico Morfeo e la punta brasiliana Adailton. Nell’annata successiva retrocede però in Serie B, nonostante la presenza di prospetti di assoluto livello tecnico, come i giovani Massimo Oddo, Dario Dainelli, Marco Cassetti, Paolo Cannavaro, ma soprattutto Mauro German Camoranesi, Adrian Mutu e Alberto Gilardino.
Il Palermo disputa molte edizioni del torneo cadetto, vincendone diverse, tra cui quella fondamentale dell’annata 2003/04, quando ritorna in Serie A dopo ben 31 anni di assenza. La squadra rosanero che domina quel campionato di Serie B è guidata prima dal tecnico Silvio Baldini e poi da Francesco Guidolin, che prende in mano il Palermo all’inizio del girone di ritorno. L’allenatore veneto dispone di una rosa piuttosto competitiva per il livello della competizione: in porta Gianluca Berti, protetto da una difesa costituita da ottimi calciatori come Biava, Terlizzi e soprattutto Fabio Grosso, eroe dei Mondiali 2006; in mezzo al campo Corini illumina il gioco, con i gemelli Filippini e Mutarelli di supporto; i centrocampisti offensivi Brienza, Gasbarroni e Vasari; il fantasista Zauli al servizio del fortissimo centravanti Luca Toni. Questa squadra vince il torneo cadetto e ottiene risultati impensabili nelle stagioni successive in Serie A, arrivando anche alla qualificazione in Coppa Uefa.