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Allenatore Torino 2024/2025

La panchina del Torino richiama alla storia e a un calcio che fu, romantico e allo stesso tempo vincente per i colori granata. Pensiamo agli allenatori di quella straordinaria formazione che vinse 5 campionati di fila: Ferrero, Sperone, Kuttik, Janni, ed Egri Erbstein che non poté sedere sulla panchina granata a causa delle leggi razziali, ma che suggerì l’idea di acquistare il giocatore simbolo di quella squadra: Valentino Mazzola. Riuscirà il Torino a trovare un profilo degno di questi grandi nomi?

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Il 21 giugno 2024, dopo aver concluso il contratto con il Venezia, Vanoli è stato ufficialmente nominato nuovo allenatore del Torino in Serie A, con un contratto biennale. La sua carriera calcistica è iniziata nel Venezia, squadra della sua città natale, dove ha debuttato in Serie B nella stagione 1993-94. Ha poi giocato in club importanti come Hellas Verona, Parma (dove ha vinto una Coppa UEFA, segnando uno dei tre gol nella finale contro l'Olympique Marsiglia, oltre a una Coppa Italia e una Supercoppa italiana), Fiorentina (con cui ha conquistato un'altra Coppa Italia, segnando nella finale di ritorno contro il Parma), Bologna, Glasgow Rangers e Vicenza. Ha anche totalizzato due presenze e un gol con la Nazionale, contro il Belgio.

Come allenatore, ha iniziato con la squadra veronese del Domegliara in Serie D dal 2007 al 2009. Successivamente, dal 2010 al 2017, ha lavorato nello staff tecnico della FIGC con varie selezioni giovanili: nel 2013 come vice di Zoratto ha ottenuto il secondo posto agli Europei Under 17, e nel 2016 ha guidato l'Under 19 al secondo posto europeo. Ha anche assistito Gian Piero Ventura nella Nazionale maggiore e, successivamente, è stato collaboratore tecnico di Antonio Conte al Chelsea (vincendo la FA Cup) e all'Inter (dove ha raggiunto la finale di Europa League e poi ha conquistato il titolo di Campione d’Italia nella stagione 2020-2021). Nel 2021 ha ottenuto il suo primo incarico come allenatore di club professionistico allo Spartak Mosca, vincendo la Coppa di Russia. Nel 2022 è passato al Venezia, dove ha guidato la squadra dalla penultima posizione in Serie B fino alla recente promozione in Serie A.

L'allenatore croato, dopo un ottima stagione sulla panchina granata, torna a far sperare i tifosi del Torino. Nel corso delle passate stagioni ha fatto sognare tutta Italia con un calcio offensivo degno di nota, altamente improntato al gioco offensivo e alla ricerca del gol. Il manager nel corso della stagione precedente, è riuscito a piazzarsi in decima posizione a soli 9 punti di distanza dalla zona coppe europee, un vero e proprio miracolo se si pensa che fino a pochi anni fa la squadra era in lotta per la salvezza. Il percorso di Juric sulla panchina del Torino sembra poter dare i suoi frutti in questa stagione: l'allenatore ha trovato il livello di calcio giusto per mettere in difficoltà qualsiasi contendente. Molto probabilmente, il tecnico tornerà a usare lo schieramento con tre difensori, il modulo utilizzato dalla squadra piemontese è infatti il 3-4-3 che può diventare un 3-4-1-2 o un 3-4-2-1 trovando continuità con le scelte di gioco degli anni passati.

La vita professionale dell'allenatore croato continua sulle ermo di Gian Piero Gasperini dell'Atalanta, non a caso la proposta di gioco sembra essere molto simile a quella del tecnico italiano.

Dopo la chiusura di stagione convincente del Torino nel corso della stagione 2021/22, la società ha deciso di confermare l'ex tecnico del Verona. Juric è tra gli allenatori più promettenti del campionato italiano, con una rosa di qualità come quella granata può fare grandi cose. L'allenatore croato deve ancora dimostrare il meglio che può tirare fuori dai suoi giocatori. Tuttavia, in questo avvio di stagione, sta facendo molto meglio di quanto ci si aspettasse, una scommessa che sembra vinta per la presidenza del Torino.

Con tutta probabilità, il tecnico continuerà a preferire la difesa a 3 schierando degli esterni di attacco. La situazione si riassume quindi con un 3-4-3 che può facilmente trasformarsi in 3-4-1-2 o in un 3-4-2-1. Il suo gioco, come si può intuire anche dal modulo scelto, continua ad essere molto offensivo, con pressing alto e con marcatura a uomo. Fondamentale sarà l'apporto degli esterni d'attacco che dovranno dimostrare tutta la loro capacità in fase offensiva. Non a caso, il suo nome è spesso accostato a quello di Gian Piero Gasperini per cui ha fatto il vice a Genoa.

Il 28 maggio 2021 Ivan Juric ha rescisso il suo contratto con il Verona e firmato con il Torino un biennale da 2 milioni di euro netti a stagione. Un accordo che nasce su un doppio asse: il primo è chiaramente quello economico, visto che Juric andrà a guadagnare molto di più di quanto ottenuto nel biennio con l’Hellas; il secondo è che il Torino torna a riprogrammare il suo futuro con un tecnico che ha fatto molto bene nelle ultime due stagioni, ma avrà bisogno di un aiuto dal mercato per potersi confermare anche nella piazza piemontese.

Classe 1975, Ivan Juric è stato prima di tutto un calciatore croato che ha giocato nel ruolo di centrocampista. Ha cominciato all’Hajduk Spalato, poi un triennio al Siviglia, un anno in prestito all’Albacete e la cessione al Crotone. Gioca in serie B per un lustro. Chiude la carriera con un quadriennio al Genoa, squadra da cui comincerà la carriera da allenatore. Prima la primavera del Grifone, poi Gasperini lo porta nel suo staff tecnico all’Inter, esperienza che purtroppo finisce molto rapidamente. Nel 2012 sempre Gasperini lo porta con sé al Palermo in qualità di vice, anche qui senza grande successo. Torna alla primavera del Genoa e prosegue con la sua prima esperienza da allenatore professionista con il Mantova in Lega Pro. L’anno dopo torna a Crotone da allenatore e qui ottiene la sua prima grande soddisfazione da mister: conquista la prima storica promozione in A dei calabresi nel 2016. Una volta in A viene chiamato dal Genoa con cui intraprenderà un triennio piuttosto travagliato: due volte esonerato, due volte richiamato per salvare la squadra. Nonostante riesca sempre nell’obiettivo Juric chiude la sua esperienza in Liguria nel 2018 e nell’estate 2019 passa a guidare l’Hellas Verona. Mettendo in pratica gli insegnamenti del suo mentore Gasperini chiude il primo anno al nono posto e il secondo al decimo posto, con una salvezza raggiunta con gran tranquillità a metà campionato. Nonostante il contratto prevedesse ancora due anni Juric rescinde a fine stagione e va a Torino per una nuova avventura.

Il 18 gennaio 2021 Davide Nicola sostituisce Marco Giampaolo sulla panchina del Torino. Nella sua carriera Nicola è stato un giocatore professionista dal 1992 al 2010, e ha giocato una stagione a Torino nel 2005/06. Come allenatore comincia alla Lumezzane, poi Bari e infine la grande occasione con il Crotone appena promosso in A. Nella prima metà del campionato fa 9 punti, nella seconda 25 conquistando una storica salvezza. Nel novembre 2018 passa all’Udinese, sarà esonerato a marzo. Nel dicembre 2019 va al Genoa, riesce a salvare la squadra ma a fine stagione viene comunque sollevato dall’incarico. Infine la chiamata del Torino, anche stavolta in corso d’opera.

Non era troppo difficile per Nicola fare meglio della gestione Giampaolo che ha tenuto a lungo i granata in zona retrocessione. Con il nuovo tecnico la squadra non ha assunto un gioco particolarmente convincente, ma quantomeno è tornata una certa concretezza. I granata hanno conquistato punti fondamentali in chiave salvezza, anche se poi hanno subito una nuova flessione a fine stagione. Nonostante una certa passività nell’affrontare le gare alla fine il Torino è riuscito a salvarsi con una giornata di anticipo. Ciò non è bastato a Nicola per guadagnarsi la riconferma e a fine stagione il suo contratto non è stato riconfermato.

Nonostante avesse conquistato i punti necessari per raggiungere l’obiettivo salvezza l’allenatore Moreno Longo è stato esonerato dal Torino dopo l’ultima giornata di campionato della stagione 19/20. Dopo il match con il Bologna infatti le sue parole furono: “Questa è stata, secondo me, la mia ultima partita, e di conseguenza ci tengo a ringraziare chi mi ha dato l’opportunità di venire qui a Torino. Ci tengo a ringraziare i ragazzi e lo staff perché insieme abbiamo fatto qualcosa che può essere soltanto apprezzato nel tempo, quando ci si renderà conto cosa ha rischiato il Torino quest’anno. E di conseguenza auguro a questa società e a questi tifosi il meglio per il loro futuro”. Così è stato, al suo posto infatti è stato assunto Marco Giampaolo che ha firmato un contratto biennale nell’ agosto 2020.

Giampaolo è stato un calciatore professionista, anche se l’apice della sua carriera fu un campionato di B con la Fidelis Andria, 95/96, con 36 presenze e un gol. Poi un brutto infortunio chiuse in anticipo la sua esperienza col calcio giocato e così decise di intraprendere la strada per diventare allenatore. Dopo qualche anno di gavetta Giampaolo comincia a entrare nel circuito delle squadre di A e B, costruendosi una fama di allenatore offensivo che alterna grandi risultati e sconfitte catastrofiche. In generale la sua carriera come mister è costellata di esoneri che, va precisato, è praticamente la norma per gli allenatori di lungo corso. La prima panchina importante sarà quella del Cagliari, stagione 2006-07, sarà esonerato e richiamato due volte, alla terza rifiuterà l’incarico. Poi passerà a Siena e Catania, dove non rispetterà le aspettative. Andrà al Cesena per la stagione 2011/12 e verrà esonerato dopo 9 giornate e soli 3 gol realizzati dalla squadra. Nel 2013/14 passa al Brescia, e quindi in Serie B, ma anche qui l’esperienza non dura più di un mese.

Nel 2014 allena la Cremonese in Lega Pro e chiude il campionato all’ottavo posto. Nel 2015 viene chiamato dall’Empoli in A, qui farà bene chiudendo il campionato decimo e imprimendo una svolta alla propria carriera. Arriva l’ingaggio con la Sampdoria a partire dalla stagione 2016/17, in 3 anni Giampaolo porterà i blucerchiati due volte al decimo posto e l’ultima anno al nono posto, poi l’occasione della vita: il Milan. Purtroppo dopo 4 sconfitte in 6 partite viene presto esonerato.

Allena il Torino dall’agosto 2020, dopo l’esonero di Longo. L’esperienza con i granata purtroppo è fortemente negativa, ma va considerato che la società non abbia acquistato grandi rinforzi nella finestra di mercato estiva. Sta di fatto che a gennaio il Torino è terzultimo in zona retrocessione, con 13 punti in 18 giornate e solo 2 vittorie a referto. Giampaolo viene esonerato e al suo posto arriva Davide Nicola.

Moreno Longo è subentrato a Walter Mazzarri poco dopo la metà dello scorso campionato. L’avvicendamento è stato doveroso ma non pare aver portato chissà quali frutti. I granata sono solo riusciti a chiudere in un deludentissimo sedicesimo posto. Ciò nonostante Longo è stato riconfermato, probabilmente in virtù della stima del club cresciuta soprattutto negli anni in cui il tecnico allenava le giovanili. Tuttavia notiamo che l’allenatore finora ha disputato 32 partite in serie A, 16 con il Torino e 16 con il Frosinone. In totale ha messo a referto solo 21 punti. Anche la prossima stagione non sarà certo semplice, ma sarà forse una delle poche altre occasione che il mister avrà per farsi valere nel calcio che conta.

L’allenatore del Torino per la stagione 2019/2020 è stato Walter Mazzarri. Il tecnico è stato alla guida della formazione granata a partire dal gennaio del 2018, quando viene ingaggiato dalla dirigenza del club torinese in sostituzione dell’esonerato Sinisa Mihajlovic.

L’approdo di Mazzarri sulla panchina del Toro ne segna anche il ritorno in Italia, dopo i due anni trascorsi oltremanica allenando la formazione inglese del Watford. Il tecnico prende le redini della formazione granata prima dell’inizio del girone di ritorno della stagione 2017/2018, all’indomani dell’eliminazione della squadra dalla Coppa Italia, per mano della Juventus. La gara di debutto con il Torino per Walter Mazzarri è quella del 6 gennaio 2018, giocata in casa contro il Bologna: la formazione granata domina l’incontro travolgendo gli avversari con un netto 3 a 0, regalando al CT la soddisfazione di un debutto più che positivo. La stagione prosegue tuttavia tra alti e bassi e, al termine del campionato, il Torino deve accontentarsi di un nono posto in classifica.

La stagione successiva si apre con la sfida in casa contro la Roma, dove ad uscire vincitori sono tuttavia i giallorossi, capaci di imporsi a pochi minuti dalla conclusione della partita con un gol di Dzeko. Nel corso del campionato 2018/2019, il livello della performance dei Granata si mantiene discreto, con molti pareggi e pochi exploit, fatta eccezione per le brillanti vittorie sulla Sampdoria e sull’Empoli. Con la vittoria per 3 a 0 contro la Lazio conquistata nell’ultima giornata della stagione, il Toro chiude l’annata con il settimo posto in classifica. Grazie all’esclusione del Milan dalla competizione, il club viene successivamente ripescato qualificandosi per la partecipazione all’Europa League. In Coppa Italia, invece, la squadra di Mazzarri si ferma agli ottavi di finale, bloccata dalla Fiorentina.

Mazzarri torna ad allenare i Granata anche nella stagione 2019/2020: tra i primi appuntamenti dell’annata ci sono le sfide delle qualificazioni dell’Europa League, che vedono la squadra torinese imporsi sul Debrecen e sul Sachcer Salihorsk. Ad un passo dall’accesso alla fase a gruppi del torneo, tuttavia, il Toro viene eliminato perdendo entrambi i match degli spareggi contro il Wolverhampton. In campionato, la formazione granata scende in campo contro il Sassuolo nella prima giornata, portando a casa una vittoria per 2 a 1. La stagione sembra partire positivamente, dal momento che nel turno successivo arriva anche una vittoria in casa dell’Atalanta per 3 a 2.

La fortuna della squadra si esaurisce però rapidamente: il Toro inizia a collezionare sconfitte, già contro il Lecce e contro l’Atalanta, chiudendo il girone di andata fermo in ottava posizione con 27 punti. La situazione non migliora con le prime giornate del ritorno: alla disfatta contro il Sassuolo, seguono ancora una volta quelle con l’Atalanta (per 7 a 0) e con il Lecce (per 4 a 0). Il 4 febbraio viene così ufficializzato l’esonero di Walter Mazzarri.

A partire dalla 23esima giornata del campionato 2019/2020, il nuovo allenatore del Torino è Moreno Longo. Nella gara dell’esordio, disputata in casa, il Toro torna nuovamente a perdere, superato per 3 a 1 dalla Sampdoria. I granata chiuderanno il campionato sedicesimi con 40 punti.