Logo
 

Sport

Allenatore Roma 2024/2025

Una piazza incandescente dove non è semplice far bene. I tifosi romanisti osannano e condannano, danno tutto per la propria squadra ma pretendono da quest’ultima tutto lo sforzo possibile. Per guidare la Roma serve non solo un grande allenatore, ma anche un grande uomo che sappia gestire tutta questa pressione.

Con SNAI, resti sempre aggiornato su tutte le novità relative alla panchina giallorossa e, visitando la sezione relative alle ultime sul calciomercato della Roma, anche sui nomi dei nuovi acquisti e dei giocatori ceduti.

In più, su SNAI.it metti a segno le tue giocate online sull’esito dei big match della massima serie in modo semplice, veloce e sicuro: scopri le quote scommessa per la Serie A sempre aggiornate e realizza le tue puntate.

Se sei un appassionato di calcio, non puoi perdere l'opportunità di seguire le quote allenatore Roma offerte da SNAI. Ogni anno, il mercato degli allenatori è uno degli aspetti più seguiti dai tifosi, e SNAI ti offre la possibilità di scommettere sul futuro tecnico della squadra giallorossa, sia in caso di cambi di allenatore che durante la stagione. Le quote allenatore Roma variano a seconda degli sviluppi legati alla panchina capitolina. Se la Roma attraversa un periodo di incertezze o cambia tecnico, SNAI aggiorna costantemente le sue offerte per permetterti di scommettere sulla prossima scelta della dirigenza giallorossa.

Scommettere sulle quote allenatore della Roma è un modo divertente per seguire l'evoluzione della squadra e vivere l'emozione delle trattative riguardanti la panchina. Le variazioni delle quote possono riflettere non solo le indiscrezioni di mercato e le voci che circolano, ma anche l’andamento del club durante la stagione, le performance dei giocatori e le decisioni prese dalla dirigenza. Su SNAI, le quote allenatore Roma sono costantemente aggiornate per garantirti le migliori opportunità di scommessa.

La Roma ha ufficializzato il ritorno di Claudio Ranieri sulla sua panchina, a distanza di ben 14 anni dall'ultima esperienza con la squadra. Il tecnico romano, che aveva già guidato i giallorossi nella stagione 2009/10, è stato scelto dalla dirigenza per ridare stabilità e credibilità a un club che, dopo una stagione turbolenta, cercava una guida esperta e carismatica. Ranieri ha firmato un contratto biennale, con l’obiettivo di condurre la Roma al ritorno in Europa e di valorizzare una squadra giovane, ma con ampie potenzialità.

Ranieri ha iniziato la sua carriera da allenatore dopo una lunga e solida esperienza da calciatore, prevalentemente come centrocampista. La sua carriera sulla panchina è stata segnata da un percorso che l'ha visto protagonista sia in Italia che all'estero. Dopo l’esperienza alla Roma, Ranieri ha allenato numerosi club, tra cui Valencia, Chelsea, Juventus, Monaco e Leicester, ma la sua impresa più memorabile è sicuramente il miracolo con il Leicester City, che nel 2016 vinse la Premier League contro ogni previsione, un'impresa che ha consacrato Ranieri come uno degli allenatori più rispettati a livello internazionale.

Il ritorno alla Roma è stato accolto con entusiasmo dai tifosi, che vedono in Ranieri una figura capace di portare un calcio pragmatico e equilibrato, ma anche di risollevare un ambiente che, negli ultimi anni, ha sofferto per mancanze di continuità. Nonostante il suo carattere deciso, Ranieri ha sempre dimostrato di avere un ottimo rapporto con i giocatori, riuscendo a tirare fuori il meglio da ogni singola individualità, valorizzando il gruppo più che i singoli. La sua Roma 2024/25 si presenta come un mix di esperienza e talento giovane, con la necessità di ritrovare la solidità difensiva e di dare consistenza al gioco offensivo.

Il ritorno di Ranieri arriva in un momento in cui la Roma sta cercando di rinascere dopo un ciclo turbolento e senza troppi successi, a livello sia nazionale che internazionale. Il compito del tecnico romano non sarà solo quello di risollevare le sorti della squadra, ma anche di creare un'identità ben precisa, con un occhio al presente e l’altro al futuro. Ranieri dovrà fare i conti con una squadra che, pur avendo alcuni elementi di talento, deve ancora trovare la giusta alchimia. Il suo approccio pragmatico, che mescola ordine difensivo e gioco in transizione, potrebbe essere la chiave per riportare la Roma nelle posizioni che le competono.

Con l'arrivo di Ivan Jurić sulla panchina della Roma per la stagione 2024/25, il club giallorosso si prepara ad affrontare una nuova fase della sua evoluzione. L'addio a Daniele De Rossi, esonerato dopo una partenza altalenante in campionato e competizioni europee, segna l'inizio di un nuovo capitolo, con Jurić chiamato a rilanciare una squadra che chiude la scorsa stagione al sesto posto, ma con ambizioni chiare di miglioramento.

Jurić, ex giocatore di grande temperamento e visione di gioco, basa sempre il suo approccio da allenatore su un calcio dinamico e aggressivo. Il tecnico croato predilige la difesa a tre, che è la sua impronta tattica distintiva anche nelle esperienze passate con Genoa, Verona e Torino. La sua Roma è una squadra votata all'attacco, con un pressing alto e un gioco che non lascia spazio agli avversari per respirare. Le sue formazioni sono in grado di adattarsi, passando dal 3-4-3 al 3-4-2-1 a seconda delle necessità, ma sempre con l'obiettivo di mettere in difficoltà le difese avversarie con un ritmo elevato e un gioco di squadra incisivo.

Jurić è influenzato in modo significativo dal suo ex mentore, Gian Piero Gasperini, e le sue squadre rispecchiano questo modello: difesa solida, esterni di centrocampo che spingono con forza e un gioco corale che sa muoversi senza palla. La marcatura a uomo e l'intensità di gioco sono elementi fondamentali nelle sue idee tattiche, e sono cruciali per affrontare le sfide della Serie A. L'obiettivo principale per il 2024/25 è quindi quello di consolidare una difesa più solida e migliorare la gestione dei momenti cruciali della stagione, evitando i passi falsi contro le formazioni più competitive.

Il nuovo allenatore lavora su una squadra che, pur avendo buoni elementi in tutti i reparti, ha bisogno di una forte coesione tattica per affrontare le difficoltà tipiche di una stagione lunga e complessa. In particolare, la Roma deve migliorare nelle sfide dirette contro le big del campionato e nei momenti di pressione, con l’ambizione di centrare un posto nelle prime quattro posizioni, l'obiettivo minimo per garantire la qualificazione alla Champions League.

Nonostante una prima partita promettente, terminata con un eccellente 3 a 0 contro l'Udinese, il percorso del croato è stato complessivamente poco convincente, tanto da portare ad un fulmineo esonero dopo soli due mesi sulla panchina giallorossa. Una avventura che lo ha visto collezionare solo quattro vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte.

Con Daniele De Rossi confermato come allenatore per la stagione 2024/25, le aspettative per la Roma sono elevate. Dopo una stagione 2023/24 conclusa al sesto posto in Serie A, con 63 punti e un rendimento che ha visto alternarsi vittorie e sconfitte, il club giallorosso punta a fare un ulteriore passo avanti.

La Roma, che ha chiuso la scorsa stagione con una performance solida ma non sufficiente per competere per i primi posti, guarda alla nuova stagione con ambizioni di consolidamento e crescita. De Rossi, con la sua visione e il suo approccio strategico, è chiamato a trasformare la squadra in una contendente più concreta per le posizioni di vertice. Le principali sfide per la Roma nella stagione 2024/25 includono la necessità di migliorare la consistenza dei risultati, specialmente nelle sfide cruciali contro le squadre di alta classifica. L’obiettivo è superare i limiti mostrati nella stagione precedente, dove le partite contro le prime della classe come Inter, Milan e Juventus hanno messo in luce le aree da migliorare.

Il lavoro di De Rossi deve concentrarsi su una gestione efficace delle risorse, una difesa più solida e un attacco più incisivo. Con una rosa ben rinforzata e un pre-campionato che punta a preparare al meglio i giocatori, la Roma spera di competere ad alti livelli e puntare a un piazzamento tra le prime quattro della Serie A, che garantirebbe un posto in Champions League.

Il 16 gennaio 2024 segna una svolta significativa per la Roma, poiché Daniele De Rossi assume il ruolo di allenatore della squadra, subentrando a José Mourinho. L'ex centrocampista, noto per la sua lunga e illustre carriera da calciatore, prende le redini della squadra giallorossa con un contratto che lo pone sulla panchina fino alla fine della stagione in corso.

La storia calcistica di Daniele De Rossi è profondamente radicata nella sua lunga permanenza nella Roma, non a caso, il suo ritorno come allenatore suscita grande entusiasmo tra i tifosi. La sua nomina rappresenta un nuovo inizio, un connubio di passione e competenza calcistica che ha contraddistinto la sua carriera di giocatore.

Prima di assumere la guida tecnica della Roma, De Rossi ha iniziato la sua carriera da allenatore alla SPAL in Serie B. Il suo mandato con la squadra ferrarese ha visto alti e bassi, culminando nella sua separazione dal club nel febbraio 2023 dopo 17 partite, durante le quali ha ottenuto solo 3 vittorie.

Pur affrontando sfide con la SPAL, De Rossi ha dimostrato un impegno costante nel migliorare le sue competenze, conseguendo la licenza UEFA Pro nel settembre 2023. Questo passo testimonia la sua dedizione a crescere come allenatore e contribuire al mondo del calcio con la sua esperienza.

Il 20 gennaio 2024, De Rossi ha effettuato il suo ritorno ufficiale sulla panchina della Roma. Nella sua prima partita in Serie A come allenatore della Roma, ha ottenuto una vittoria importante contro il Verona, con reti di Lukaku e Pellegrini. Questo successo segna non solo il suo esordio vincente ma sottolinea anche la sua determinazione nel guidare la squadra alla vittoria.

Prima di intraprendere la carriera di allenatore, De Rossi ha contribuito significativamente alla Nazionale Italiana come assistente tecnico sotto la guida di Roberto Mancini. La sua esperienza culmina con la vittoria al campionato d'Europa 2020, un traguardo storico per la squadra italiana.

L'amicizia e il rispetto guadagnati dai giocatori durante il suo periodo con la nazionale sottolineano le qualità di leadership di De Rossi, caratteristiche che ora cerca di portare nella sua nuova veste di allenatore della Roma.

Questo è il terzo anno consecutivo per José Mourinho sulla panchina della Roma. Il tecnico portoghese ha deciso di onorare il contratto e di proseguire sulla panchina giallorossa ancora un anno dopo la cocente delusione della finale di Europa League persa nell'anno 2022/23 contro il Siviglia. I Friedkin continuano ad alimentare le speranze dei tifosi mantenendo i nomi più importanti e portando in casa giocatori di primissimo livello alla corte del portoghese. Per assicurarsi la prestazione del tecnico, la società ha deciso di regalare un altro gioiello: Romelu Lukaku, calciatore di proprietà del Chelsea che fino alla stagione precedente militava all'Inter. Mourinho chiaramente non ha fatto solo il nome del gigante belga, ma anche di altri nomi importanti come quelli di Aouar e Renato Sanches per il centrocampo e Ndicka per la difesa. L'unico nome importante che ha lasciato la società è quello di Roger Ibanez, difensore brasiliano che lascia il posto a Ndicka, centrale francese ex-Eintracht Francoforte. A questo si aggiunge l'addio del forte centrocampista Nemanja Matic che lascia il club per volare in Francia al Rennais.

Il tecnico portoghese si è dimostrato in grado di poter guidare il gruppo. Pochi dubbi al riguardo, tante certezze date dal tecnico portoghese nel corso della scorsa edizione. I Friedkin non poteva non premiare l'allenatore dopo una stagione fantastica che lo ha visto vincere anche in Europa con i giallorossi. La squadra ha ottenuto quello che cercava, la vittoria in Conference League e la qualificazione in Europa League. Arrivati a questo punto, la società non può nascondersi dietro un dito: l'obiettivo minimo per la stagione è il raggiungimento della zona Champions League per conquistare una qualificazione importante che manca da troppo tempo a Roma. Per farlo, il tecnico portoghese ha fatto richieste importanti alle presidenza che ha risposto con acquisti altrettanto importanti. Alcuni dei nomi più importanti sono quelli di Paulo Dybala, Wijnaldum, Nemanja Matic e Andrea Belotti. A questi si sommano molti altri acquisti di contorno che potranno diventare sicuramente dei pezzi importanti per la stagione. Un esempio su tutti è quello di Zeki Celik.

Il 4 maggio la piazza capitolina è esplosa alla notizia che José Mourinho sarà l’allenatore della Roma per la stagione 2021/22. Il tecnico di Setubal ha firmato un contratto triennale che lo legherà alla squadra fino alla fine della stagione 2023/24. L’accordo prevede un contratto da sette milioni netti a stagione: un record per la Roma, una grossa decurtazione per Mourinho che però, solo nel primo anno, continuerà a percepire una cospicua somma da parte della sua ex squadra ovvero il Tottenham, arrivando a circa 16 milioni di euro netti. L’arrivo del famosissimo tecnico portoghese ha avuto un effetto immediato sulla quotazione in borsa della Roma che è schizzata nei primi giorni dopo l’annuncio. Mourinho, abituato a partecipare alla Champions League, o al massimo all’Europa League, nel primo anno con la Roma prenderà parte alla prima edizione della Conference League.

Da giovane Mourinho ha cercato di intraprendere la carriera da calciatore, in particolare nel ruolo di difensore. Non è riuscito però ad andare molto oltre le categorie inferiori del calcio portoghese, quindi a 24 anni ha maturato il precoce desiderio di allenare. Ha cominciato come assistente del padre presso il Rio Ave, in quegli anni ha cominciato il suo studio come tecnico e ottenuto il patentino UEFA. La prima esperienza importante è quella di assistente allo Sporting Lisbona, segue quella di vice al Porto e poi al Barcellona nello stesso ruolo. La prima panchina di una prima squadra arriva nel 2000 col Benfica, nel 2001 passa all’Uniao Leiria e poi la grande chiamata al Porto come allenatore della prima squadra. Dal 2001 al 2004 vince due campionati, una Coppa del Portogallo, una supercoppa ma sopratutto una Coppa UEFA e una Champions League in successione. La sua carriera decolla e arriva la chiamata del Chelsea: nel triennio successivo vince due volte il campionato. Segue un biennio con l’Inter, squadra con la quale vince prima il campionato e poi lo storico triplete l’anno successivo. Questo è l’apice della carriera di Mourinho, ma anche l’inizio della discesa. Va al Real Madrid e vince una Liga, poi torna al Chelsea e rivince la Premier League, si trasferisce al Manchester e vince ancora l’Europa League. Siede sulla panchina del Tottenham dal 2019 al 2021, unica squadra con cui non ha vinto assolutamente nulla dai tempi del Porto. Quindi la chiamata della Roma, una squadra con cui cominciare un nuovo corso partendo soprattutto dalla valorizzazione dei giallorossi. Forse la piazza più giusto per la carriera di Mou in questa fase di ritorno alla normalità per colui che per vent’anni è stato appellato come lo “special one”.

Durante l’estate è cambiata la dirigenza romanista ma non è cambiato l’allenatore, e visti gli ultimi tempi è già una notizia. Paulo Fonseca è stato confermato per un altro anno e, possiamo scommetterci, questa sarà la stagione della verità. Nel 2019/20 la squadra ha alternato prestazioni brillanti a momenti di appannamento catastrofici. In generale tutta la situazione è sembrata sfuggire più volte di mano, nonostante la classe cristallina di alcuni uomini, e di alcune idee di Fonseca, abbiano comunque portato a un discreto risultato in campionato.

Ma alla piazza non è più sufficiente navigare nel campo del discreto, i tifosi chiedono un cambio di passo. Fonseca resta un altro anno a Roma per provare a portare questo cambiamento definitivo, mettere la firma su una vittoria importante. Avrà anche una squadra messa a punto dagli investimenti, non pochi, della società. Ora non si può più sbagliare.

L’allenatore della Roma per la stagione 2019/2020 è stato Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese, ex CT degli ucraini del Sachtar, viene ufficializzato come nuovo allenatore alla guida della formazione giallorossa l’11 giugno 2019. Fonseca arriva all’indomani dell’addio di Claudio Ranieri, a sua volta tornato a collaborare con il club capitolino a distanza di 8 anni dall’ultima esperienza, nel corso della precedente stagione del campionato di Serie A.

Il debutto del commissario tecnico portoghese sulla panchina della Roma, al suo esordio assoluto come allenatore in Serie A, avviene il 25 agosto 2019: i giallorossi sfidano all’Olimpico il Genoa, in un’accesa gara che si conclude con un pareggio per 3 a 3. Ben più brillante la partita di debutto in Europa League, dove i lupi si impongono sull’Istanbul Basaksehir per 4 a 0. La seconda giornata di campionato, invece, vede la squadra impegnata nel Derby capitolino contro la Lazio: ancora una volta la partita termina sulla parità, con il punteggio finale di 1 a 1, e reti di Kolarov per la Roma (su rigore) e di Luis Alberto per la Lazio. La prima vittoria in campionato di Paulo Fonseca arriva nel corso della terza giornata, quando finalmente i lupi portano a casa 3 punti battendo il Sassuolo per 4 a 2.

Nel corso del girone di andata della massima serie 2019/2020, la Roma di Fonseca colleziona 10 vittorie, 5 pareggi e 4 sconfitte (nei match contro l’Atalanta, il Parma, il Torino e la Juventus): così, al termine della 19esima giornata, i lupi stazionano al quinto posto in classifica con 35 punti, a pari merito con l’Atalanta e ad 8 punti di distanza dalla Lazio terza classificata. Al termine del campionato la Roma arriva quinta con 70 punti e la conquista della qualificazione in Europa League.

Nella competizione europea la Roma riesce a superare la fase a gironi della competizione e ad accedere ai sedicesimi di finale collezionando in tutto 2 vittorie, 3 pareggi ed una sconfitta (contro il Borussia MGB). Agli ottavi viene eliminata dal Siviglia con il risultato di 2 a 0. I capitolini sono riusciti ad arrivare fino alla semifinale di Europa League venendo però sconfitti dal Manchester United, che all’andata è riuscito a imporsi addirittura per 6 a 2. In campionato la Roma è giunta al settimo posto, qualificata quindi per la prima edizione della Conference League. A inizio maggio è stata ufficializzata la notizia dell’arrivo di Josè Mourinho alla guida dei giallorossi, quindi Fonseca è arrivato alla fine del campionato e poi si è congedato dalla sua squadra e dai tifosi.