Ogni Mondiale di calcio rappresenta un momento importantissimo per lo sport e la finale della competizione è un momento decisivo. Quando una finale passa alla storia per lo svolgimento della partita e per la bellezza della prestazione offerta dai giocatori, ogni gesto tecnico che avviene in campo rimane scolpito nella memoria di tutti, giocatori, dirigenti e spettatori. Di seguito potrete fare un salto nella storia, rileggendo la cronaca delle finali che hanno scritto la storia dei Mondiali di calcio.
Uruguay – Brasile 1950
16 luglio 1950, Stadio Maracanã di Rio de Janeiro, 175.000 spettatori: alla formazione verdeoro basta il pareggio per portarsi a casa la Coppa del Mondo. Il Brasile si porta in vantaggio, ma non riesce ad esprimersi attraverso il suo caratteristico calcio samba. L'Uruguay trova il gol del pareggio con Schiaffino, poi centra la rete decisiva grazie alle prodezze di Ghiggia.
A soli 11 minuti dal termine del match e contro ogni previsione, la Nazionale uruguaiana si aggiudica il titolo di Campione del Mondo per 1-2 regalando al pubblico un esito inimmaginabile. Risalente a quella giornata è il termine Maracanazo, che si riferisce alla cocente sconfitta in casa del Brasile, che ha avuto un seguito agghiacciante: al triplice fischio dell'arbitro George Reader la situazione era drammatica, tanto che alcune fonti raccontano di almeno una decina di morti per infarto e due spettatori suicidatisi buttandosi dagli spalti.
Germania – Ungheria 1954
4 luglio 1954, Wankdorfstadion di Berna: l'incontro tra Germania Ovest e Ungheria è valevole per la finale dei Mondiali di calcio 1954. La sfida, soprannominata poi “Miracolo di Berna”, viene vinta per 3-2 dalla Germania occidentale contro ogni pronostico. Germania Ovest campione per la prima volta grazie al 3-2 in finale contro la Grande Ungheria di Puskas e Kocsis. L'incontro inizia bene per gli ungheresi che mettono a segno il gol del vantaggio con Puskas. Due minuti dopo, un errore del difensore tedesco Kohlmeyer regala la seconda segnatura ungherese. I tedeschi reagiscono con Morlock e segnano il 2-1, per poi trovare il pareggio grazie al gol di Rahn che si inserisce su calcio d'angolo. Nella ripresa, la Nazionale ungherese centra diversi pali e si lascia sfuggire una serie di occasioni, mentre i tedeschi continuano ad imporsi mostrando una tenuta atletica straordinaria. A sei minuti dalla fine dei tempi regolamentari, Rahn aggancia la palla al limite dell'area, calcia rasoterra e la infila nell'angolo a destra del portiere. Germania Ovest in vantaggio per 3-2. Negli ultimi minuti, gli ungheresi cercano disperatamente il pareggio, ma senza successo. Sulla partita rimangono dei forti dubbi circa il presunto doping dei giocatori tedeschi, ammalatisi dopo poco tempo di una misteriosa infezione itterica, ma nessuna azione ufficiale è mai stata compiuta dalla FIFA per risolvere la questione.
Brasile – Italia 1970
21 giugno 1970, Stadio Azteca di Città del Messico: la finale della Coppa del Mondo è valevole per la Coppa Jules Rimet. Il primo tempo rivela un gioco piuttosto equilibrato tra le due formazioni, con gli azzurri che trovano il pareggio grazie al prodigioso gol di Roberto Boninsegna che recupera il gol di testa centrato poco prima dal brasiliano Pelé. Nella ripresa, i sudamericani dimostrano la propria superiorità tecnica infilando ben tre gol ai danni della Nazionale italiana grazie a Gérson, Jairzinho e Carlos Alberto. Al termine del match, conclusosi 4-1 per i verdeoro, la coppa Rimet viene assegnata definitivamente al Brasile, vincitore della competizione per la terza volta.
Inghilterra – Germania 1966
30 luglio 1966, Stadio Wembley di Londra, centomila spettatori e la Regina Elisabetta nel palco d'onore: la partita termina 4-2 per gli inglesi ai tempi supplementari, dopo la conclusione dei tempi regolamentari sul punteggio di 2-2 col pareggio dei tedeschi al 90'. La tripletta di Hurst non lascia scampo ai tedeschi, ma il gol del 3 a 2, ovvero quello che decide la partita, viene ricordato come il gol fantasma, il fantasma di Wembley. La partita, passata alla storia per il gol fantasma che non varcò mai la linea, ha siglato la vittoria del primo campionato del mondo per la Nazionale inglese, divenuta la quinta Nazionale ad aggiudicarsi il titolo.
Argentina – Germania 1986
29 giugno 1986, Estadio Azteca di Città del Messico: la partita vede la vittoria dell'Argentina sulla Germania occidentale con il risultato di 3-2 ottenuto nei tempi regolamentari. Con la vittoria, l'Argentina guadagna per la seconda volta nella sua storia la Coppa del Mondo. L'argentina passa in vantaggio dopo circa 20 minuti con una rete di testa del difensore Jose Luis Brown. La Nazionale albiceleste gestisce il vantaggio, sebbene il tenutissimo Maradona sia costantemente braccato da Matthaus. I sudamericani trovano poi il gol del raddoppio con una rocambolesca rete in corsa di Valdano. Al 74', i tedeschi accorciano le distanze con una deviazione sottoporta di Karl-Heinz Rummenigge, poi conquistano il pareggio sette minuti dopo con il gol di testa di Rudi Völler. All'84', Maradona riesce a liberarsi dalle insistenti marcature dei tedeschi e realizza un assist brillante che permette a Burruchaga di correre verso la porta spiazzando Schumacher in uscita. Il match finisce 3-2 e l'Argentina si aggiudica il suo secondo titolo mondiale.
Italia – Germania 1982
11 luglio 1982, Stadio Santiago Bernabeu di Madrid: la Nazionale italiana batte quella tedesca occidentale con il punteggio di 3-1 conquistato durante il secondo tempo regolamentare, laureandosi campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Una vittoria inaspettata in una di quelle serate che si ricordano per sempre. Dopo un inizio difficile, l'Italia di Bearzot, Zoff e Pablito Rossi solleva la Coppa sotto gli occhi del presidente Pertini. Ogni italiano ricorda nitidamente i gol di Pablito mundial (Paolo Rossi) che regalò sei perle consecutive, dalla tripletta con il Brasile alla doppietta in semifinale con la Polonia, fino al gol che decise il risultato della finale contro la Germania.
Germania – Olanda 1974
7 luglio 1974, Olympiastadion di Monaco di Baviera: le Nazionali protagoniste della sfida sono la Germani dell'Ovest e l'Olanda, giunta in finale per la prima volta nella storia dei campionati del Mondo. La Nazionale di casa si aggiudica la vittoria per 2-1 dopo una partita sofferta, iniziata con il vantaggio degli ospiti. L'Olanda scende in campo schierando una formazione straordinaria guidata da Johan Cruijff e Johan Neeskens, talenti capaci di ricoprire più ruoli e di portare in vantaggio la squadra con uno spettacolare calcio di rigore firmato proprio da Neeskens. Ma la Germania, supportata dal proprio pubblico e superiore all'Olanda per esperienza, conquista in casa il suo secondo titolo mondiale, trionfando in finale sull'Olanda che tutti davano come favorita. In Olanda, quella partita venne poi ribattezzata “la madre di tutte le sconfitte”.
Italia – Francia 2006
9 luglio 2006, Olympiastadion di Berlino: fu la seconda volta in cui l'assegnazione del titolo mondiale venne decisa dopo i calci di rigore. L'altro precedente risaliva al campionato mondiale Stati Uniti 1994, in cui la stessa Italia fu sconfitta dal Brasile per 3-2. Ogni italiano ricorda il temutissimo cucchiaio di Zidane in apertura, poi Materazzi e quindi le parate di Buffon. Il resto della partita è storia: la testata di Zizou e il rigore di Fabio Grosso, l'Italia batte la Francia con il punteggio di 5-3 maturato ai calci di rigori dopo l'1-1 dei tempi regolamentari e supplementari. L'Italia conquista il quarto titolo mondiale della sua storia e il cielo di Berlino si colora di azzurro.
Brasile – Svezia 1958
28 giugno 1958, Råsundastadion di Solna: la gara inizia con il vantaggio dei padroni di casa conquistato da Liedholm dopo soli tre minuti di gioco. La Seleção Brasileira reagisce prontamente con aggressività e, dopo sei minuti, Vavà riporta equilibrio nel punteggio. Il Brasile è galvanizzato e dopo pochi minuti è sempre Vavà a firmare la sua doppietta soprendendo il portiere Svensson. Pelè mette poi a segno la rete del 3-1, poi Zagalo firma il poker on una potente conclusione. All'80', Simonsson centra il gol della consolazione dei padroni di casa, ma, pochi attimi prima del triplice fischio, è sempre Pelè a segnare il gol del 5 a 2. Il Brasile si aggiudica la Coppa del Mondo per la prima volta nella sua storia, presentando al mondo un giocatore dalle qualità straordinarie, il futuro “O Rey”, Edson Arantes do Nascimento, detto anche Pelè.
Francia – Brasile 1998
12 luglio 1998, Stade de France di Saint-Denis: il Brasile detiene il titolo mondiale, la Francia ospita la finale di Coppa del Mondo per la prima volta nella sua storia. La partita si rivela un vero successo per i padroni di casa che vincono di misura per 3-0 conquistando per la prima volta l'ambito trofeo. Uomo partita Zidane, autore di una doppietta decisiva, mentre il terzo gol porta la firma di Petit. La Nazionale verdeoro parte sottotono, con il fuoriclasse Ronaldo reduce da problemi di salute, ma comunque presente in campo. La Francia domina l'incontro nonostante l'espulsione di Desailly al 70' e riesce a reggere il finale della partita, centrando anche la rete del 3-0 nei minuti di recupero: Emmanuel Petit va a segno su assist di Vieira.
Germania – Argentina 2014
Tra le finali da ricordare c'è quella dei Mondiali 2014, che ha visto la Germania trionfare sull'Argentina e conquistare il suo quarto titolo mondiale. Era il 13 luglio 2014 nella cornice dello stadio Maracanã di Rio de Janeiro, quando il match di chiusura dei Campionati Mondiali si conclude 1-0 ai supplementari, come avvenne in Italia '90: la Nazionale tedesca batte quella argentina grazie all'opera d'arte di Götze servito da Schürrle, a dimostrazione dell'eccellenza della rosa tedesca. Abilissimo a sfruttare l'assist del compagno Schürrle, Götze decide la finale dei Mondiali 2014 a sette minuti dalla fine del secondo tempo supplementare.
Francia - Croazia 2018
La finale di Russia 2018 è stata disputata nello Stadio Lužniki di Mosca il 15 luglio 2018 tra le vincitrici delle semifinali Francia e Croazia. Ha vinto la squadra favorita, ovvero la Francia, ma la Croazia non può che essere soddisfatta della cavalcata che l'ha portata a raggiungere la prima finale della sua storia. Ad aprire le marcature c'è l'autogol di Mandzukic, proprio lui che era stato il protagonista della vittoria in semifinale. Poi, però, Modric e compagni riescono a reagire alla beffa: altra punizione, mischia in area, l'ultimo che tocca è Perisic che con una ottima diagonale sigla un bellissimo gol che vale l'1-1. In questa partita sembrano essere i calci piazzati a decidere, ed è così anche per il gol che segna il nuovo sorpasso della Francia. Perisic allarga troppo un braccio in area di rigore, per l'arbitro è tiro dal dischetto che Griezmann trasforma prontamente in gol. Nel secondo tempo la Francia gioca di cattiveria e al 59' va a prendersi il gol del 3-1 con il mancino chirurgico di Pogba. Crollo mentale della Croazia, dopo altri cinque minuti Mbappé segna il gol che di fatto chiude la partita, serve a poco la rete di Mandzukic al 69' che prova a riscattarsi dall'autogol. Finisce 4-2: la Francia è campione del mondo, vent'anni dopo il primo trionfo.