L'allenatore della Juventus nella stagione 2020/2021 della Serie A è Andrea Pirlo. Il neo tecnico bianconero ha sostenuto l'esame a Coverciano e ha ottenuto il patentino Uefa Pro per potersi sedere in panchina. Il suo debutto da allenatore della Juve è avventuo nella prima giornata di Serie A dei bianconeri contro la Sampdoria.
Al tramontare della sua carriera agonistica di calciatore, Pirlo aveva dichiarato che mai avrebbe fatto l'allenatore. Il campione del mondo 2006 e vicecampione d'Europa 2012 con la nazionale italiana è invece tornato sui suoi passi nel 2018, quando ha ottenuto la qualifica UEFA per l'abilitazione all'allenamento delle formazioni giovanili, delle prime squadre fino alla Serie C e la possibilità di ricoprire il ruolo di allenatore in seconda in Serie B e Serie A.
Soprannominato il Maestro o Metronomo, nella sua carriera di centrocampista, Pirlo è diventato uno dei maggiori talenti nel calcio nostrano, nonché uno dei registi più forti di sempre a livello mondiale. Con la nazionale italiana, Pirlo vanta 116 presenze e 13 gol, ha preso parte a tutte e tre le competizioni disputate dalla nazionale, Mondiali (3), Europei (3) e Confederations Cup (2), segnando almeno un gol in ognuna.
Dal 2011 al 2015 ha indossato la maglia della Juventus, con cui ha conquistato quattro scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia. Il 30 luglio 2020, Andrea Pirlo fa il suo ritorno alla Juve per iniziare la sua prima esperienza in panchina come allenatore dell'Under 23 bianconera. Tuttavia, dopo l'esonero di Maurizio Sarri dalla guida della prima squadra, Pirlo viene promosso a tecnico della Juventus, dove è previsto per la stagione 2020/2021 in Serie A.
Com’è andata la sua stagione? Non come si sperava, ma forse come ci si aspettava. A Pirlo infatti la Juventus ha chiesto il bel gioco e questo si è visto solo in alcuni e rari momenti dell’anno. Al netto di ciò Pirlo ha vinto poco, forse troppo poco per quello che è lo standard di una squadra che ha vinto 9 scudetti nelle ultime 9 stagioni. Quindi l’uscita dalla Champions League agli ottavi e il quarto posto (in extremis, e grazie al demerito altrui) in campionato sono stati un boccone troppo amaro della dirigenza, che ha quindi deciso per l’esonero a fine maggio. Vanno comunque riconosciuti due aspetti del lavoro di questo tecnico: il primo è che ha vinto una supercoppa italiana e una Coppa Italia, che nonostante tutto hanno fatto concludere il suo primo anno da allenatore in positivo; secondo e più importante aspetto è che Pirlo non aveva alcuna esperienza da mister e gli si è chiesto troppo in troppo poco tempo.