Wimbledon 2022 è stata un'edizione speciale, che ha segnato il traguardo della 100esima manifestazione nella sede di Church Road. Cento anni fa gli organizzatori abbandonarono la sede di Worple Road e inaugurarono quella che tutt'oggi ospita la competizione. Si decise inoltre di abolire la formula, in vigore dalla prima edizione del 1877, secondo la quale il campione in carica poteva giocare la finale dell'anno successivo. Al centro dell'edizione 2022 di Wimbledon, dunque, c'è stata la celebrazione dello storico centenario. Domenica 3 luglio si è tenuta una cerimonia speciale e per l'occasione è stata allestita una mostra dedicata al Centre Court dal Wimbledon Lawn Tennis Museum.
Il torneo ha avuto inizio lunedì 27 giugno e si è concluso domenica 10 luglio 2022 con la finale del singolare maschile. Come di consueto, il tabellone maschile e femminile era composto da 128 giocatori ed è stato sorteggiato una settimana prima dell'inizio. Tra le novità dell'edizione 2022 c'è l'abolizione del riposo della prima domenica. Il 2022 è stato l'anno dell'introduzione dei 14 gironi, si è infatti deciso di introdurre una sessione di gioco nella domenica centrale per vari motivi. In primo luogo, prevale il desiderio di raggiungere una fetta di pubblico più ampia arricchendo il programma di una giornata in più. La domenica di mezzo consente anche di distribuire le partite del quarto turno su due giorni, allineandosi così con gli altri tornei del Grande Slam.
In Italia tutti gli occhi erano puntati su Jannik Sinner, ventenne altoatesino che si è reso protagonista di una bellissima cavalcata nella competizione. Dopo aver battuto Carlos Alcaraz, Sinner è approdato per la prima volta ai quarti di finale di Wimbledon, dove ha affrontato il numero 1 al mondo: Novak Djokovic. E non si può certo dire che il nostro connazionale abbia sfigurato, tutt'altro: è stata evidente la difficoltà di Djokovic, che pure è poi riuscito a spuntarla. Dopo tre ore e trentacinque minuti di ottimo gioco, Sinner si è arreso all'avversario serbo: 7-5, 6-2, 3-6, 2-6, 2-6, questo il risultato finale. L'altra stella del tennis italiano, Matteo Berrettini, dopo aver raggiunto la storica finale nella scorsa edizione non ha potuto partecipare alla competizione per via della positività al Covid-19.
Le semifinali del torneo maschile hanno previsto gli incontri fra Nick Kyrgios e Nadal da una parte, Djokovic e Norrie dall'altra. La sfortuna ha colpito anche Rafael Nadal, che alla vigilia della semifinale ha annunciato il suo ritiro da Wimbledon a causa di uno strappo addominale. E così per la prima volta nell'era Open una semifinale a Wimbledon non si è giocata, Kyrgios ha avuto accesso alla finale con il minimo sforzo. Qui ha incontrato Djokovic, che in semifinale si è imposto su Cameron Norrie. E per la settima volta, nonchè la quarta consecutiva, Novak Djokovic ha vinto Wimbledon dopo aver battuto Kyrgios con i parziali di 4-6, 6-3, 6-4, 7-6. Proprio come era accaduto con Sinner, la partenza del serbo è stata poco incisiva e ha alimentato le speranze dell'avversario con la sconfitta nel primo parziale. Tuttavia, Djokovic è riuscito a ribaltare il match, pur non mettendo in scena una delle sue migliori prestazioni.
Per quanto riguarda il torneo femminile, la coppa è andata per la prima volta a un'atleta kazaka, Elena Rybakina. La ventitreenne è riuscita a sconfiggere in rimonta la tunisina Ons Jabeur con i parziali di 3-6, 6-2, 6-2. Rybakina si è rivelata una straordinaria sorpresa, è la vincitrice di più bassa classifica a Wimbledon dall'epoca di Venus Williams; inoltre è stata la prima a vincere una finale Slam dopo essere andata in svantaggio di un set dagli US Open 2020, quando Naomi Osaka riuscì a recuperare su Viktoria Azarenka dopo aver perso 6-1 il primo parziale.
Nel doppio maschile hanno trionfato Ebden e Purcell contro Mektic e Pavic (6-7, 7-6, 6-4, 4-6, 6-7), mentre il doppio femminile è stato vinto da Krejcikova e Siniakova, che hanno sconfitto la coppia formata da Mertens e Zhang con i netti parziali di 6-2 6-4.