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Scommesse Wimbledon

Wimbledon è il torneo di tennis più antico tra tutte le competizioni che attualmente si disputano nei circuiti ATP (maschile) e WTA (femminile). La tradizione legata a questa manifestazione è consolidata non solo nel paese che la ospita, l’Inghilterra, ma anche in tutto il resto del mondo: gli appassionati di tennis attendono ogni anno il mese di luglio per ammirare i giocatori più talentuosi in circolazione.

Il torneo di Wimbledon è una delle 4 manifestazioni ufficiali che costituiscono il Grande Slam, insieme a Roland Garros, U.S. Open e Australian Open. Ha una durata di due settimane ed è l’unico torneo dello Slam a giocarsi sui campi erbosi: peculiarità che rende Wimbledon il vero punto di riferimento internazionale per il tennis su erba.

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  • Sport: tennis
  • Luogo di svolgimento: Wimbledon, Londra
  • Cadenza: annuale (luglio)
  • Fondazione: 1877
  • Campione in carica: Carlos Alcaraz (singolare maschile), Barbora Krejciova (singolare femminile)

Wimbledon è un’istituzione per chi considera ancora il tennis come uno sport elegante e raffinato, dove la cura del dettaglio fa sempre la differenza. In questo contesto la classe sopraffina e le qualità tecniche del singolo giocatore si esaltano: non a caso sono tennisti di eccelsa qualità tecnica come Roger Federer e Pete Sampras ad aver conquistato il maggior numero di titoli.

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L’All England Lawn Tennis and Croquet Club riapre i battenti con l’edizione del 2025, la numero 138 del Torneo di Wimbledon. Chi saranno i favoriti del tabellone maschile e femminile di bianco vestiti? Il campione in carica Carlos Alcaraz sarà sicuramente tra i favoriti, ma anche Jannik Sinner vorrà riscattarsi dopo l’eliminazione ai quarti della stagione 2024. Per quanto riguarda la vincente di Wimbledon femminile, non si può non annoverare Iga Swiatek nelle favorite, ma anche la stessa campionessa in carica Krejcikova, l’azzurra Paolini e la ceca Kvitová

Il Torneo di Wimbledon 2024 è giunto al termine. Si è trattato della 137esima edizione del torneo di tennis che si gioca sull'erba che rappresenta altresì la terza prova stagionale dello Slam 2024. La competizione si è disputata tra il primo e il 14 luglio 2024 sui 19 campi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club di Wimbledon, a Londra. Per la categoria Seniors si sono disputati tornei di singolare maschile e femminile e di doppio maschile, femminile e misto.

I campioni in carica della stagione 2023 erano: Carlos Alcaraz del singolare maschile e Markéta Vondroušová del singolare femminile.

Lo spagnolo Carlos Alcaraz si è confermato ancora una volta campione a Wimbledon. Il tennista ha battuto in finale Novak Djokovic per il secondo anno di fila: 6-2, 6-2, 7-6 in due ore e mezza di gioco. Per Alcaraz si tratta del quarto Slam della sua carriera, il secondo di fila a Londra. Il Trofeo di Wimbledon è stato consegnato a Carlos Alcaraz dalla principessa del Galles Kate.

Nel singolare femminile, l’italiana Jasmine Paolini non è riuscita a imporsi nella finale femminile di Wimbledon. A vincere il prestigioso trofeo è stata Barbora Krejcikova: la tennista ceca ha sconfitto l’azzurra con il punteggio di 6-2, 2-6, 6-4 in un'ora e 56 minuti di gioco. Paolini è la prima italiana nella storia a qualificarsi alla finale di Wimbledon, nonché la prima a disputare due finali di fila in un torneo Grande Slam.

Archiviato Wimbledon 2022, gli appassionati dei tornei di tennis sono già proiettati verso l'edizione 2023, che si svolgerà dal 3 al 16 luglio. È il secondo anno della nuova era di Wimbledon, con il cambio di calendario introdotto lo scorso anno: il Middle Sunday non c'è più e nemmeno il Manic Monday; permangono invece alcune tradizioni come il primo turno con il vincitore maschile dell'anno passato quale apertura sul Centre Court di lunedì. Difenderà il titolo Novak Djokovic, che nel 2022 ha superato Nick Kyrgios, alla sua migliore performance Slam in carriera. Matteo Berrettini cercherà il riscatto dopo aver dovuto saltare la difesa della finale per via del Covid-19, mentre per un altro grande talento italiano, Jannik Sinner, c'è la caccia alla conferma dei quarti. Una notizia importante annunciata dal Daily Mail è che Wimbledon riaprirà le porte a tutti: gli atleti russi e bielorussi, che nella scorsa stagione non hanno potuto partecipare al torneo, potranno tornare a gareggiare, a patto che vengano rispettate le condizioni ritenute vincolanti dalla Lawn Tennis Association. I giocatori russi e bielorussi giocheranno sotto bandiera neutra e verranno esclusi dal torneo in caso di dimostrazioni a sostegno dell'invasione russa in Ucraina. Sempre secondo il Daily Mail, ci saranno sanzioni verso qualsiasi visitatore che sarà ritenuto responsabile di dimostrazioni esplicite di sostegno alla Russia. La decisione presa dalla LTA è la conseguenza delle tante pressioni effettuate da ATP e WTA, che hanno impedito al torneo di Wimbledon di assegnare punti per le classifiche mondiali. In questo modo, il prestigioso torneo di Londra dovrebbe tornare ad accogliere talenti del calibro di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Aryna Sabalenka e Viktoria Azarenka. Anche se non sono ancora emersi comunicati ufficiali, tutto lascia presagire la riammissione di tutti i tennisti a Wimbledon.

La 136esima edizione del Torneo di Wimbledon, ossia quella del 2023 si è disputato tra il 3 e il 16 luglio 2023 sui 19 campi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club, dove il campione uscente del singolare maschile 2022 Novak Djokovic è stato battuto dopo quasi 5 ore di gioco dal ventenne spagnolo Carlos Alcaraz con il punteggio finale di 1-6, 7-6, 6-1, 3-6 e 6-4. Per lo spagnolo si tratta del secondo Grande Slam in bacheca dopo gli US Open 2022. Per Djokovic, che qui non perdeva dal 2017, sfuma l'aggancio al record di Federer di 8 successi a Wimbledon. Nel singolare femminile, invece, la detentrice del titolo Elena Rybakina ha dovuto cedere alla ceca Marketa Vondrousova, che conquista il primo titolo slam della sua carriera, battendo la favorita Ons Jabeur con il punteggio finale di 6-4 6-4.

Wimbledon 2022 è stata un'edizione speciale, che ha segnato il traguardo della 100esima manifestazione nella sede di Church Road. Cento anni fa gli organizzatori abbandonarono la sede di Worple Road e inaugurarono quella che tutt'oggi ospita la competizione. Si decise inoltre di abolire la formula, in vigore dalla prima edizione del 1877, secondo la quale il campione in carica poteva giocare la finale dell'anno successivo. Al centro dell'edizione 2022 di Wimbledon, dunque, c'è stata la celebrazione dello storico centenario. Domenica 3 luglio si è tenuta una cerimonia speciale e per l'occasione è stata allestita una mostra dedicata al Centre Court dal Wimbledon Lawn Tennis Museum.

Il torneo ha avuto inizio lunedì 27 giugno e si è concluso domenica 10 luglio 2022 con la finale del singolare maschile. Come di consueto, il tabellone maschile e femminile era composto da 128 giocatori ed è stato sorteggiato una settimana prima dell'inizio. Tra le novità dell'edizione 2022 c'è l'abolizione del riposo della prima domenica. Il 2022 è stato l'anno dell'introduzione dei 14 gironi, si è infatti deciso di introdurre una sessione di gioco nella domenica centrale per vari motivi. In primo luogo, prevale il desiderio di raggiungere una fetta di pubblico più ampia arricchendo il programma di una giornata in più. La domenica di mezzo consente anche di distribuire le partite del quarto turno su due giorni, allineandosi così con gli altri tornei del Grande Slam.

In Italia tutti gli occhi erano puntati su Jannik Sinner, ventenne altoatesino che si è reso protagonista di una bellissima cavalcata nella competizione. Dopo aver battuto Carlos Alcaraz, Sinner è approdato per la prima volta ai quarti di finale di Wimbledon, dove ha affrontato il numero 1 al mondo: Novak Djokovic. E non si può certo dire che il nostro connazionale abbia sfigurato, tutt'altro: è stata evidente la difficoltà di Djokovic, che pure è poi riuscito a spuntarla. Dopo tre ore e trentacinque minuti di ottimo gioco, Sinner si è arreso all'avversario serbo: 7-5, 6-2, 3-6, 2-6, 2-6, questo il risultato finale. L'altra stella del tennis italiano, Matteo Berrettini, dopo aver raggiunto la storica finale nella scorsa edizione non ha potuto partecipare alla competizione per via della positività al Covid-19.

Le semifinali del torneo maschile hanno previsto gli incontri fra Nick Kyrgios e Nadal da una parte, Djokovic e Norrie dall'altra. La sfortuna ha colpito anche Rafael Nadal, che alla vigilia della semifinale ha annunciato il suo ritiro da Wimbledon a causa di uno strappo addominale. E così per la prima volta nell'era Open una semifinale a Wimbledon non si è giocata, Kyrgios ha avuto accesso alla finale con il minimo sforzo. Qui ha incontrato Djokovic, che in semifinale si è imposto su Cameron Norrie. E per la settima volta, nonchè la quarta consecutiva, Novak Djokovic ha vinto Wimbledon dopo aver battuto Kyrgios con i parziali di 4-6, 6-3, 6-4, 7-6. Proprio come era accaduto con Sinner, la partenza del serbo è stata poco incisiva e ha alimentato le speranze dell'avversario con la sconfitta nel primo parziale. Tuttavia, Djokovic è riuscito a ribaltare il match, pur non mettendo in scena una delle sue migliori prestazioni.

Per quanto riguarda il torneo femminile, la coppa è andata per la prima volta a un'atleta kazaka, Elena Rybakina. La ventitreenne è riuscita a sconfiggere in rimonta la tunisina Ons Jabeur con i parziali di 3-6, 6-2, 6-2. Rybakina si è rivelata una straordinaria sorpresa, è la vincitrice di più bassa classifica a Wimbledon dall'epoca di Venus Williams; inoltre è stata la prima a vincere una finale Slam dopo essere andata in svantaggio di un set dagli US Open 2020, quando Naomi Osaka riuscì a recuperare su Viktoria Azarenka dopo aver perso 6-1 il primo parziale.

Nel doppio maschile hanno trionfato Ebden e Purcell contro Mektic e Pavic (6-7, 7-6, 6-4, 4-6, 6-7), mentre il doppio femminile è stato vinto da Krejcikova e Siniakova, che hanno sconfitto la coppia formata da Mertens e Zhang con i netti parziali di 6-2 6-4.

L’edizione 2021 di Wimbledon, terza prova stagionale dello Slam, si è disputata fra il 28 giugno e l’11 luglio 2021 e ha compreso tornei di singolare maschile e femminile e di doppio maschile, femminile e misto. Dopo l’interruzione nel 2020 a causa della pandemia mondiale da Covid-19, si torna sui campi d’erba inglesi per scrivere la storia, e si può dire che anche stavolta gli appassionati di tennis non saranno rimasti delusi: le emozioni e le sorprese sono state numerose e significative. L’ultima competizione, risalente al 2019, aveva visto trionfare Novak Djokovic per il singolare maschile e Simona Halep per il singolare femminile.

Il giocatore serbo conferma le sue doti fuori dall’ordinario e anche nel 2021 conquista la medaglia d’oro. Si tratta del ventesimo trionfo in uno Slam per Djokovic, che ha raggiunto i 20 successi di Federer e Nadal, ai quali al momento è senza dubbio assimilabile, come testimoniano i suoi risultati record. Fra i dibattiti più accesi fra gli appassionati, c’è infatti la disputa su chi sia il più forte, ma quel che è certo è che tutti e tre i campioni sono entrati nella storia del tennis. Ma se la vittoria di Djokovic nel torneo di Wimbledon poteva essere in qualche modo prevista, giudicando i risultati precedenti, è stato sicuramente più sorprendente scoprire chi avrebbe affrontato il serbo in finale: si tratta di Matteo Berrettini, primo giocatore italiano ad arrivare così in alto a Wimbledon. Classe 1996, Berrettini ha conquistato le simpatie di numerosi tifosi e ha giocato un torneo in maniera magistrale, riuscendo a dire la sua anche in finale. Nulla ha potuto, tuttavia, contro il potere di Djokovic, che anche in questa occasione non ha mancato di dimostrare la sua incredibile resistenza fisica: la partita termina con un 6-2 6-1, ma al momento della premiazione lo stesso Berrettini, seppure perdente, è visibilmente emozionato e si è detto felice del successo ottenuto per sé e per il proprio paese.

Per quanto riguarda il torneo femminile, alza la coppa al cielo, dopo una lunga serie di prestazioni coraggiose e convincenti, Ashleigh Barty. Una partita lunga e non scontata quella fra l’australiana e Karolína Plíšková, che dura tre set e in più di un’occasione sembrava destinata a subire un ribaltamento. Alla fine ce l’ha fatta Barty, che ottiene la seconda vittoria in uno Slam dopo Parigi 2019 e vince il suo primo Wimbledon in carriera. La tennista aveva già trionfato nel torneo londinese da Junior, nel 2011, mentre nelle ultime edizioni disputate aveva subito due dolorose sconfitte. Sicuramente le saranno servite per crescere e maturare la convinzione necessaria per conquistare questo titolo, che avviene a cinquant’anni dal primo trionfo a Wimbledon di Evonne Goolagong, suo grande idolo.

Il torneo di Wimbledon nel 2020 è stato annullato, fatto che si è ripetuto solo 3 volte nella lunga storia del torneo. Le condizioni di gioco sono state rese impossibili dalla pandemia da coronavirus che è esplosa con violenza in Europa a partire da marzo 2020. Purtroppo fin da subito è apparso chiaro ai tennisti e a tutti gli addetti ai lavori che non sarebbe stato possibile competere, visto anche l’impossibilità di allenarsi nel periodo precedente al torneo. Quindi l’ente organizzatore ha preso una decisione a suo modo storica, in 134 anni di storia infatti è successo solo tre volte che questo Slam fosse annullato: prima guerra mondiale, seconda guerra mondiale, pandemia da coronavirus.

Ovviamente la notizia ha lasciato attoniti i tifosi e molto delusi i tennisti, soprattutto coloro che avrebbero giocato per la vittoria. Su tutti il più dispiaciuto è sicuramente Roger Federer che a Wimbledon è di casa e nel 2021 sarà un anno più vecchio per tentare l’ennesima vittoria del torneo. Chiaramente tutti gli atleti sono stati concordi nell’affrontare la questione mettendo al primo posto la salute pubblica. Inoltre anche il tentativo di spostare il torneo in autunno è stato vano, considerato soprattutto che i campi d’erba degli impianti inglesi, all’aperto, non avrebbero permesso il regolare svolgimento del torneo a causa del clima. La consolazione per i vari partecipanti, oltre 600, è stata la paga di un indennizzo da parte dell’organizzazione. La tennista che l’ha presa meglio è Simona Halep, vincitrice del 2019, che ha visto in questo evento la possibilità di detenere il titolo un anno in più.

Il torneo di Wimbledon 2019 è stata l’edizione numero 133 dei Championships. Questo campionato tennistico si gioca sull'erba e rappresenta la terza prova dello Slam 2019. Novak Djokovic era il campione uscente del singolare maschile, Angelique Kerber del singolare femminile. Il serbo si conferma campione del singolare maschile, mentre il singolare femminile viene conquistato dalla rumena Simona Halep.

Il torneo include il singolare (maschile, femminile, ragazzi e ragazze), il doppio (maschile, femminile, ragazzi e ragazze) e il doppio misto. Il torneo comprende anche il singolare e il doppio sia maschile che femminile in carrozzina.

In questa edizione del torneo di Wimbledon, per la prima volta, sono stati disputati il quad singolare e il quad doppio. Tra le altre novità della stagione vi è l’introduzione del tie-break anche nel set decisivo, che si giocherà esclusivamente nel caso di 12 giochi pari.

Il torneo si è giocato dal primo al 14 luglio 2019 su 19 campi dell'All England Lawn Tennis and Croquet Club. L’evento si svolge nell’arco di due settimane ed è suddiviso in 13 giornate. Nella prima domenica è consuetudine non giocare, questo giorno è chiamato Middle Sunday.

Il torneo di Wimbledon nasce nel lontano 1877 in Inghilterra, fondato dall’All England Lawn Tennis and Croquet Club, un’associazione sportiva britannica. Sin dalle prime edizioni, la manifestazione ospita campioni di alto livello come, ad esempio, due nomi che trovano il successo prima in ambito sportivo e in seguito nel settore della moda: si tratta del francese René Lacoste, due volte vincitore a Wimbledon negli anni Venti e fondatore della casa di moda che tuttora porta il suo nome; negli anni Trenta è il tennista inglese Fred Perry a monopolizzare la competizione con tre titoli conquistati tra il 1934 e il 1936.

Nel Dopoguerra Wimbledon diventa un appuntamento imperdibile della stagione tennistica internazionale. Dagli anni ’70 iniziano a crescere talenti di grande livello, che daranno luogo a finali molto combattute e faranno nascere accesissime rivalità ormai proverbiali. Dal 1974 fino al 1984 tre atleti si danno battaglia quasi ogni stagione per alzare il trofeo della manifestazione: Jimmy Connors e John McEnroe dagli Stati Uniti e Björn Borg dalla Svezia. In questi dieci anni Connors trionfa in due occasioni, nel 1974 e nel 1982, perdendo 4 volte in finale; McEnroe riesce ad alzare il trofeo in tre occasioni (1981, 1983, 1984), uscendo sconfitto per due volte nella finalissima; Borg domina invece per 5 anni di fila, dal 1976 al 1980, perdendo un’unica volta in finale contro McEnroe nel 1981.

La seconda metà degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta sono appannaggio del fortissimo tedesco Boris Becker, re di Wimbledon per tre volte (1985, 1986, 1989) e finalista perdente per 4 volte tra il 1988 e il 1995. In questi anni l’unico tennista a confrontarsi alla pari con il tedesco sembra essere lo svedese Stefan Edberg, vincitore del torneo nel 1988 e nel 1990.

Nel corso dell’intero decennio degli anni Novanta, il vero dominatore della manifestazione è l’americano Pete Sampras: dal 1993 al 2000 conquista in ogni stagione il trofeo inglese, eccetto nel 1996 per la vittoria dell’olandese Richard Krajicek. Uno dei tennisti più talentuosi di tutti i tempi, Andre Agassi, riesce a vincere Wimbledon solo in un’occasione, nel 1992, superando in finale il fortissimo croato Goran Ivanisevic. Nel 1999 Agassi si gioca il torneo contro Sampras in una finale memorabile, in cui si assiste a una netta vittoria per 3-0 del secondo, al suo sesto successo complessivo nello Slam inglese.

Gli anni Duemila sono dominati da uno dei talenti più cristallini della storia del tennis mondiale, Roger Federer. Per lo svizzero Wimbledon sembra il palcoscenico perfetto per mettere in mostra le proprie qualità sopraffine: battuta potente e precisa, rovescio a una mano efficace ed esteticamente apprezzabile, dritto letale ed eccelsa abilità nel “serve and volley”, fondamentale decisivo sui campi in erba come Wimbledon. Per diversi anni Federer non sembra avere avversari competitivi, vincendo per cinque anni di fila, dal 2003 al 2007. Ma un giovane spagnolo di 22 anni, di nome Rafael Nadal, dopo aver dominato per 5 anni sui campi di terra rossa di tutto il mondo, inizia allenamenti specifici per migliorare il proprio gioco sull’erba. Nel 2008, con due finali perse alle spalle contro Federer, Nadal riesce a battere lo svizzero, dando inizio a una rivalità che sarebbe durata per molto tempo. Nel 2017, all’età di 36 anni, Roger Federer batte agevolmente in finale il croato Cilic e supera il record di 7 vittorie di Sampras nel torneo: un risultato difficilmente raggiungibile da altri giocatori, che lo fa entrare di diritto tra i tennisti più talentuosi e vincenti di tutti i tempi.

Dal 2011 è il serbo Novak Djokovic a monopolizzare la competizione britannica: tre titoli conquistati in 4 anni e una finale persa con lo scozzese Andy Murray nel 2013. Il tennista balcanico può vantare una vittoria su Rafa Nadal nel 2011 e ben due trionfi in finale contro il fenomeno svizzero nel 2014 e nel 2015. La gara contro Roger Federer del 2014 è indelebile nell’immaginario degli appassionati di questo sport: quasi 4 ore di gioco entusiasmante per decretare la vittoria del titolo da parte del serbo.