La ginnastica artistica è presente nel programma dei Giochi Olimpici fin dalla prima edizione, svoltasi ad Atene nel 1896. Inizialmente, la competizione era riservata esclusivamente agli uomini, ma dal 1928 con le Olimpiadi di Amsterdam, anche le donne hanno avuto la possibilità di partecipare a questa disciplina sul palcoscenico olimpico.
Fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020, il sistema di qualificazione si basava sui risultati ottenuti nei Campionati Mondiali pre-olimpici e nel Test Event, che solitamente si teneva a gennaio dell'anno olimpico. Le prime otto squadre classificate nei concorsi maschile e femminile dei Campionati Mondiali ottenevano una qualificazione diretta ai Giochi Olimpici. Le squadre classificate tra il nono e il sedicesimo posto avevano l'opportunità di competere nel Test Event pre-olimpico, attraverso il quale altre quattro squadre potevano qualificarsi. Inoltre, i ginnasti che avevano vinto medaglie individuali nei Campionati Mondiali assicuravano la loro partecipazione alle Olimpiadi.
Il Test Event si svolgeva come una competizione all-around: i ginnasti dovevano competere in tutte le discipline, anche se il loro interesse era focalizzato su uno specifico attrezzo. Questo sistema limitava le possibilità di qualificazione per gli specialisti di singoli attrezzi, escludendo, ad esempio, il campione olimpico al cavallo con maniglie Krisztián Berki dai Giochi di Pechino 2008.