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    Scommesse Crotone – Fiorentina

    Crotone e Fiorentina sono due club che divergono notevolmente per blasone e tradizione calcistica, vista la novità che rappresenta la formazione calabrese nel contesto del torneo della massima serie.

    Le due compagini non si sono mai scontrate prima dell'annata 2016/17 in Serie A, visto che i calabresi avevano sempre preso parte a campionati di rango inferiore, mentre la squadra viola ha disputato quasi tutte le stagioni del massimo campionato. La gara d'andata del campionato 2016/17 tra la squadra toscana e quella calabrese ha luogo il 26 ottobre 2016 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. Si scontrano la Fiorentina dell'allenatore portoghese Paulo Sousa e il Crotone guidato dal tecnico Davide Nicola, davanti a più di 22.000 spettatori sugli spalti. La compagine rossoblu passa in vantaggio con l'attaccante ex Sassuolo Diego Falcinelli al 24', riuscendo a mantenere lo 0-1 fino all'85', quando Davide Astori infila il portiere avversario con un tiro di destro.

    Il 19 marzo 2017 va in scena la partita di ritorno tra le due formazioni, con il Crotone che vuole assolutamente la vittoria per credere ancora nel sogno salvezza e i viola che invece vogliono inseguire il sogno di qualificarsi in Europa League. Il match disputato all'Ezio Scida non offre molto spettacolo e viene risolto da un gol dell'attaccante croato Nikola Kalinic, con un tiro di destro che infila Cordaz al 90', che permette ai toscani di ottenere un importante successo in trasferta.

    Scopri i risultati degli ultimi incontri in Serie A tra Crotone e Fiorentina, con gli aggiornamenti di SNAI completi di commento tecnico delle partite tra viola e rossoblù.

    Risultato e riepilogo Crotone - Fiorentina 22/05/2021

    Sfida tra il Crotone retrocesso da almeno 5 giornate e la Fiorentina che vuole solo chiudere in crescendo una stagione fondamentalmente deludente. I più motivati del match probabilmente sono di due bomber: Simy da una parte e Vlahovic dall’altra, che vorrebbe aggiornare le rispettive statistiche da più di venti gol. Tuttavia il risultato finale di questa partita è stato uno spento 0 a 0, l’impressione è che dopo il rompete le righe tanti protagonisti oggi in campo prenderanno un’altra strada, cominciando dagli allenatori. Ciò detto, anche se la statistica indica un numero di tentativi simile tra Crotone e Fiorentina, basta rivedere gli highlights per capire che l’unica a tenerci davvero alla vittoria è stata la squadra di casa. Il gol sarebbe potuto arrivare in diversi momenti: al 6’ con Messias, al 23’ con Cuomo, al 50’ con Ounas (traversa), ancora con Messias al 78’ e nel finale con Simy che manca davvero incredibilmente l’appoggio in rete. Quest’oggi al Crotone è mancato quel cinismo che fa la differenza tra un pallone parato e un gol realizzato. In alcuni interventi Terracciano è stato formidabile, in altri i calabri hanno sprecato malamente. In ogni caso molto meglio il Crotone della Fiorentina, soprattutto rispetto all’atteggiamento. Tuttavia il prossimo anno sarà in B, sicuramente senza il suo bomber Simy che è diventato un uomo mercato a tutti gli effetti. Il futuro della Fiorentina invece di sicuro non prevede Iachini e probabilmente partirà anche qualche senatore. Da capire il nodo Vlahovic: il serbo può essere la pedina di mercato che permetterà a Commisso di ottenere una grande plusvalenza, oppure la pietra d’angolo sulla quale costruire la Fiorentina del futuro.

    Risultato e riepilogo Fiorentina – Crotone 23/01/2021

    La Fiorentina batte il Crotone, non senza soffrire, in una partita chiave per la classifica dei viola. Scorre morbida la prima ora di gioco, con i viola che non faticano affatto ad entrare nelle linee difensive del Crotone. Passano 20 minuti appena e la Fiorentina va in vantaggio: bella giocata di Castrovilli, Reca sbaglia il tocco e Bonaventura dal limite batte Cordaz con un pallonetto che si infila sotto l'incrocio. Passano dieci minuti e la Fiorentina raddoppia: straordinaria azione sempre di Castrovilli, tocco di Ribery per Vlahovic che la infila in rete di mancino. Due tentativi per Vlahovic nella ripresa, ma Cordaz para. Il Crotone crea poco e concede molto alla Fiorentina, che però più volte sbaglia davanti alla porta, con Vlahovic e Castrovilli che preoccupano Prandelli. Al 65', un cross di Pereira incontra la testa di Simy che brucia Caceres e accorcia le distanze. La partita si riapre inaspettatamente, Marrone spaventa Dragowski a 5 minuti dalla fine, Prandelli inserisce Pulgar e Borja Valero in copertura. Proprio Pulgar sfiora la terza rete nei tempi di recupero, mentre il Crotone non riesce a pungere nel pressing finale. Vince la Fiorentina per 2-1 e un bel po’ di sofferenza.

    La formazione calabrese viene fondata nel 1910 e gioca la maggior parte delle sue stagioni nei campionati di livello inferiore. Il club rossoblu raggiunge il terzo livello professionistico del calcio italiano nell'annata 1959/60, che diventa il suo palcoscenico principale per diversi anni. Gli anni '80 e '90 non fanno registrare grandissimi risultati per la squadra calabrese, che passa anche attraverso alcune retrocessioni nelle serie inferiori. Con il nuovo millennio il Crotone prende nuova linfa, ottenendo una storica promozione dalla Serie C1 alla B proprio nel 2000, grazie alle qualità del tecnico Antonello Cuccureddu. Le stagioni successive si rivelano molto importanti per la storia della formazione rossoblu, che ottiene piazzamenti dignitosi nel corso dei tornei disputati nel campionato cadetto. La tifoseria calabrese, già soddisfatta del ruolo assunto dai propri beniamini negli ultimi anni in Serie B, assiste a un evento davvero inatteso. Nel 2016 il Crotone si piazza al secondo posto in classifica, guadagnandosi di diritto l'accesso alla massima serie, con l'opportunità di incontrare compagini tradizionali e scontrarsi con le grandi. Il primo anno in Serie A si rivela assolutamente straordinario, visto il girone di ritorno al ritmo delle grandi squadre, che le consente di salvarsi ai danni dell'Empoli e di disputare un'altra stagione nel massimo campionato.

    La formazione toscana, fondata nel 1926, gioca la gran parte delle sue annate nel massimo campionato, collezionando una lunga serie di ottimi piazzamenti nel torneo e vincendo anche diverse volte lo scudetto. Le due vittorie più memorabili della compagine viola sono la conquista del massimo titolo nazionale nelle stagioni 1955/56 e 1968/69. Da non dimenticare anche i successi in Coppa Italia nelle annate 1939/49, 1960/61, 1965/66, 1974/75, 1995/96 e 2000/01. La vittoria del secondo scudetto della storia è indelebile nella memoria della tifoseria viola: la squadra allenata da Bruno Pesaola e amministrata dal presidente Nello Baglini trionfa nel 1969 davanti a club come il Cagliari di Gigi Riva e il Milan di Gianni Rivera. Quella Fiorentina presenta calciatori di ottimo livello come il capitano Giancarlo De Sisti, vero leader di quella squadra, nonché punto fermo della nazionale italiana vincitrice agli Europei del 1968 e di quella vice campione del mondo nel 1970. La squadra che trionfa nel 1969 propone tra le sue fila una schiera di attaccanti formidabili come il brasiliano Amarildo, Luciano Chiarugi e Mario Maraschi, capocannoniere viola in quella stagione.

    Una formazione viola impossibile da dimenticare è quella che negli anni '80 ottiene risultati davvero prestigiosi, arrivando diverse volte al secondo, al terzo e al quarto posto in classifica. Il condottiero in quel periodo è il fuoriclasse Giancarlo Antognoni, dalle spiccate doti offensive, assistito dagli altri centrocampisti come Daniel Bertoni, Gabriele Oriali e Eraldo Pecci. La difesa è resa solida dalle prestazioni importanti di Amedeo Carboni, Antonello Cuccureddu e Daniel Passarella, che hanno alle spalle un portiere formidabile come Giovanni Galli. L'attacco propone dei calciatori di altissimo livello come Paolino Pulici, Paolo Monelli e il celebre Daniele Massaro, che si trasferisce poi al Milan alla fine del decennio degli anni '80.

    Una delle squadre viola più amate di tutti i tempi è certamente quella che negli anni '90 è gestita dal presidente Vittorio Cecchi Gori e allenata da tecnici come Claudio Ranieri, Alberto Malesani e Giovanni Trapattoni. Il simbolo riconosciuto di quella compagine è senza dubbio la stella del calcio argentino Gabriel Omar Batistuta, uno dei migliori attaccanti in circolazione di quell'epoca. I giocatori che accompagnano Batistuta in quest'avventura hanno grandissima qualità: dal trequartista portoghese Manuel Rui Costa all'attaccante Enrico Chiesa, dalla punta brasiliana Edmundo a quella belga Luis Airton Oliveira.